La carta igienica

La carta igienica è una fede.
Come quella calcistica, religiosa o politica.
Segue dei dogmi a cui non puoi contrapporti.
C’è chi sceglie di non metterla nel porta rotolo, chi invece lo usa e la preferisce girata verso il muro, chi verso se stesso.
C’è chi la preferisce morbida, chi un po’ ruvida, chi trapuntata e chi liscia.
Qualcuno apprezza i disegnini, altri la vogliono colorata e profumata, i puristi bianca e stop.
Ma la carta igienica cominci a sceglierla con un certo criterio solo quando diventi abbastanza astioso nei confronti della vita.
Pensaci.
Sei neonato. Il culo te lo puliscono. Hai poca scelta ma altrettanto poco ti interessa, caghi dentro un pannolino, quando vuoi e come vuoi.
La carta igienica non esiste.
Sei un po’ più grande, ti hanno tolto il pannolino, per fare la cacca devi informare un membro della famiglia che come un traditore farà sapere a tutti i presenti quali sono i tuoi bisogni.
Ti accontenti della carta che c’è, il culo te lo puliscono i grandi, ma alcune volte fai da solo e ti accontenti delle mani.
Sei adolescente.
Puzzi.
Poco importa se e come ti pulisci.
La carta igienica a casa è scelta dai tuoi genitori mentre a scuola fai senza, inizi a capire che lo Stato non può accollarsi anche questa spesa. Sei un debito.
Continui a puzzare.
Sei all’università.
Scegli quella che costa meno, la nascondi dal coinquilino che la scrocca sempre, ben presto impari che due veli sono letteralmente due veli e non bastano.
Non bastano.
Sei adulto, forse hai un lavoro, forse no, ma è giunto il momento di scegliere la carta che hai sempre sognato.
Indipendente dal fatto che tu sia laureato o meno, sulla lista della spesa scriverai sempre carta culo invece di carta igienica perché “La i ci va o no?”
Non scendi a compromessi, lo hai fatto per 30anni ed è giunto il momento di dare a Cesare quello che è di Cesare, dove Cesare non sei tu ma il tuo culo.
La scegli e tronfio la riponi a casa come più ti piace e come più ti piace ne fai uso.
C’è chi la piega, chi la arrotola , chi ne mette un po’ sul fondo così quella grossa non fa rumore quando scende, chi ne fa uccellini origami che prendono il volo.
Il mondo è un posto crudele, rigurgiti bile e ingoi ingiustizia, la carta igienica è una parentesi rosa in una valle di lacrime.
Hai un’età, sei diventato vecchio.
Se sei fortunato riesci ancora ad andare in bagno, ma la carta igienica non la scegli più, lo fanno i tuoi figli.
Alla peggio hai di nuovo un pannolone e qualcuno viene pagato per cambiarti.
Puoi farla dove, come e quando vuoi tanto non te ne accorgi.
Hai distrutto l’intera foresta Amazzonica per pulirti il culo, il genere umano sta boccheggiando, manca l’ossigeno e prossimo alla morte ti chiedi: “ma prima come facevano a pulirsi il culo?”
Esali il tuo ultimo respiro.
Muori.
Con il culo pulito.
Amen.

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