Natale e pratiche suicide affini.

Sta arrivando Natale.
Io non sono una di quelle che lo odia.
Anzi, da quando ho un bambino che si meraviglia al solo udire il suono della carta regalo strappata senza guardare neanche cosa contiene, devo ammettere che la piacevolezza mi pervade.
Sta arrivando Natale.
Quando arriva Natale è impossibile non accorgersene.
Lo senti nell’aria.
E lo vedi con gli occhi.
Orde di lampadine dai colori freddi e caldi, dalle misure più disparate, dal lumino al led, invadono i balconi, finestre e tetti di ogni dimora.
Unica regola dell’addobbo natalizio è “chi più ne ha più ne metta”
E così si spiega come la ringhiera dei dirimpettai sia diventata l’insegna di LAS VEGAS.
Una mostra sullo sviluppo dell’industria luminaria:
partendo dalle pallette colorate in plastica tipiche degli anni ottanta, passando per le lucine verdi, gialle blu e rosse diffusesi negli anni novanta si approda al tubo luminoso che ha spopolato nei primi del nuovo millennio e si conclude con la pioggia LED in tutte le sfumature di bianco freddo.
Nel caso avessi inspiegabilmente il bisogno di procurarmi una crisi epilettica so che posso sempre contare sul balcone dei vicini.
A guarnire il tutto l’ormai ultra famoso Babbo suicida appeso per il collo alla grondaia.
Ma una volta non scendeva dal camino?
Difficile spiegare lo spaesamento dei bambini che per un periodo che va dagli inizi di Dicembre e si protrae per circa 30 giorni, vedono Santa Claus in ogni dove, apparentemente intenti in furti d’appartamento.

Il must del 2013 è l’albero sottosopra.
Ideato da una collaborazione tra Giovanni Mucciaccia e Barbara Gulienetti ( per i profani la conduttrice di Paint Your Life, programma anche conosciuto con il
titolo ” Se non hai un benemerito nulla da fare e vuoi complicarti la vita scartavetrando un’ antica lettiera per gatti del 1970 per poi trasformarla in un fantastico porta rotoli di carta igienica, sei nel posto giusto!”) impone ai più alternativi, quelli con un cromosoma satanicoanticristo latente nel loro DNA, di attaccare l’albero al soffitto al contrario, facendo così ritrovare la punta verso il pavimento e le palle che cadono (in tutti i sensi).
Ecco una testimonianza per i più duri di comprendonio:

Immagine gentilmente concessa da un blog di satanisti

Alcune considerazioni:
-utile per chi ha bambini, gatti, cani in casa che minano la sicurezza del sempreverde (anche se in plastica)
-necessita di essere preparato con notevole anticipo, considerando i tempi biblici di mariti/amanti/compagni per piantare due chiodi per un quadro, se avvisati per Halloween entro Natale potrebbe essere pronto.
-la rimozione avverrà sempre per mano degli uomini su citati intorno i primi di Marzo a causa di una scarsa propensione al faidate.
-se si necessita di aiuto si possono contattare gli artefici dell’opera a chimelohafattofare@artattackdipanico.it

A Natale puoi…fare quello che non puoi fare MAI!

Progetto a cui sto lavorando per il prossimo anno:

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Una risposta

  1. Ah! Ah! Ah! Quella dell'albero al contrario mi mancava, ma sì, credo a casa mia resterebbe lì fino a Ferragosto. Mi pare già anche di vedere la gatta che tenta di arrampicarcisi su e giocare con le palline – così pendono anche meglio!

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