La mia carta d’identità è nuova di zecca.
L’ho rifatta da poco, dopo che la prima ha deciso di fare un giro in centrifuga.
La foto dice tutto: gli occhi chiusi ancora dal sonno, quel gonfiore mattutino accompagnato dalla riga del cuscino sulla guancia e gli occhiali che segnano a metà l’iride.Una meraviglia descritta così.
Dovrei capire tutto da quella foto.
Una data campeggia nemmeno fosse un confalone: 1987. Sono lì, su quella striscia sottile che unisce la giovane generazione dalla passata.
Troppo vecchia per essere giovane e troppo giovane per essere vecchia.
Ma come si suole dire per convincersi del meglio: l’età è quella che senti.
Allora sappiate che mi sento un ultracentenaria.
Ecco le 5 cose che mi hanno fatto capire di non essere poi così giovane come pensavo (fate attenzione potreste accorgervi tristemente che molti sintomi si presentano anche in voi):
- La sveglia alle sei del mattino (per chi non ha un lavoro come me) è il primo sintomo della sindrome del pensionato: avete presente quei simpatici vecchietti che la domenica mattina alle sei sono già nel metroquadro di terra sotto il vostro balcone a piantare i pomodori e fare un casino atroce con
la motozappa? ecco siete sempre più vicini a quel prototipo evolutivo, FATE ATTENZIONE - Il sonno PRECOCE (Tristemente collegato al primo)
L’orologio segna le ventuno e trenta e tutto va bene, state guardando un interessantissimo thriller in tv e non vedete l’ora che l’assassino venga smascherato ma…ma vi accasciate sul mento, la bavetta sbuca dall’angolo della bocca e vi risvegliate con Marzullo sulla Rai. Un incubo. - La pubblicità
Quando l’ormone era ancora vivo e vegeto nel cervello (e altrove) le uniche due cose che si notavano negli spot erano i sederi torniti delle gnocche di Calzedonia e lo slippino bianco del giovincello muscoloso di D&G che faceva capolino dalle acque azzurre con una voce in sottofondo che canticchiava “Parlami d’amore Mariùùùùùùùùùùùùùùùùù”.
Ora la situazione è ben diversa, l’orecchio capta solo le parole BIANCO e PULITO insieme ad ALONE e SPORCO, così vi ritrovate a prendere appunti sull’OminoBianco e sul WCnet scarichi domestici. - I volantini
I volantini delle offerte del supermercato vicino casa che prima intasavano la vostra posta perché non ve ne poteva interessare un benemerito cacchio di cavolo ora invadono il vostro appartamento, e spesso vi ritrovate a sfogliarli seduti sulla tazza del vostro amabile bagno. - La ringhiera
Da ornamento di priva utilità a strumento necessario per affrontare la rampa di scale che vi separa dal piano sovrastante.I gradini prima si affrontavano due alla volta ora con molta nonchalance il peso del corpo grava tutto su quel povero pezzo di ferro che pensava di averla scampata per l’eternità.
Iniziate anche voi a preoccuparvi?
12 risposte
Ognuno ha l'età che si sente
penso non sia la data di nascita
a stabilire se uno è vecchio. Vittorio ( 1939 )
è davvero atroce, questi 5 segni della vecchiaia somigliano a quelli che presagiscono l' Apocalisse di S,Giovanni…. però è pericoloso svegliarsi e trovare il ciuffo di Marzullo come prima cosa che vedi , stai attenta!
insomma, si salvi chi puo' 😛
Oh yes!!!! Ma parlavi di me????
Anche tu nel limbo? 😀
Il ciuffo di Marzullo è peggio di It
Infatti, i numeri non contano in questo caso.
questo post era meglio che non lo leggessi
che ormai io comincio a non sentirmi giovane nemmeno dentro, figuriamoci fuori!
Un saluto rugoso da NYC
Dcf
Oh signore era meglio che non ti scoprivo, ora ho la dipendenza del tuo blog.
Mmmm… e quando ti rendi conto che quella rompicoglioni che fa partire l'aspirapolvere alle 8 del sabato mattina oramai SEI TU? 🙂
Quando ti stupisci perché in un bar diverso dal solito ti danno del TU?
Quando orecchi le conversazioni tra due studentesse, una delle quali si lamenta del rapporto con i suoi genitori, e tu nonostante di età sia più vicina alla studentessa parteggi per i genitori?!!
E quando uno più giovane ti chiama signora??
Azzz!!
cazzo sono vecchia!
Solo dentro però, perché fuori sembra proprio il contrario :D!